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giovedì 8 settembre 2011

La moda passa, lo stile resta...

"Non dobbiamo mai confondere l'eleganza con l'essere snob".
Questo diceva monsieur Yves Saint Laurent anni fa. Ebbene, forget it. Scordatevelo!
Mai nelle passerelle si è assistito a un simile trionfo di signorine dall'aria snob e perbene, come nelle sfilate per l'imminente stagione Fall/Winter 2011-2012. Questo il comune denominatore. Poi, un vero e proprio excursus storico, con capi di ispirazione 40's, 50's, 60's, per poi arrivare ai 70's.
Accattivante femminiltà post-bellica, 40's Style batte tutti e detta legge, come non si vedeva da anni, per una femminiltà imbattibile, lasciandosi meravigliosamente influenzare dal mito di una femminiltà algida eppure estremamente sensuale: dalle Veneri in Visone di John Galliano, alla meravigliosa collezione Gucci, al colletto da collegiale proposto da Miu Miu e Louis Vuitton, passando, oltreoceano, per Donna Karan,  e i meravigliosi smoking e abiti da sera in seta e velluto di Ralph Lauren.
Gucci
Ralph Lauren
Louis Vuitton
John Galliano

Vitino di vespa enfatizzato da cinture, da portare su austeri tailleur, trionfo del tweed, cappelli maschili (inedita quanto riuscita collaborazione tra Borsalino e Max & co., per rubare dal guardaroba di 'lui' un must senza tempo) o turbanti da Diva.
Poi, una serie quasi infinita di pizzi, trasparenze, addirittura piume, come proposto nella collezione di Emilio Pucci, per chi vuole urlare la propria femminilità.

E, ancora, anni '40, accenni questa volta spiccatamente boudoir, stile Charlotte Rampling ne "Il portiere di notte" per Louis Vuitton: pelle, spalline, fibbie, cappelli da Schutzstaffeln.
Louis Vuitton
                                                                  
Decisamente più 'soft' i deliziosi tailleurini bon-ton di Moschino, che non delude neanche nei tubini a fiori o con ruches, per rivendicare spudoratamente il proprio diritto ad essere 'leziose'.

Fuori dal coro, Blumarine, dichiaratamente calatasi nei mitici Swingin' Sixties, con monocromatici abitini a trapezio che più a trapezio non si può, innegabilmente difficili da portare (la scelta della sinuosa Adriana Lima come testimonial sarà forse poco casuale?), ma dei veri e propri antidepressivi in quanto a colore e stile.
Swingin' Sixties anche da Bottega Veneta, Alberta Ferretti, Céline. Quest'ultima, interessante collezione minimal-chic fatta di stampe 60s' Style su semplicissime quanto chiccissime maglie, da portare sopra pantaloni in tinta unita.
Blumarine
Bottega Veneta
Céline

Infine, anni non solo '40, ma anche '70, nelle linee, nei  colori, nelle proporzioni, dal già citato Gucci, con splendidi soprabiti, ma anche da Dior.
Gucci
Christian Dior


MUST HAVE.

-Colore, tanto e ovunque: viola, rosso, arancio, verde. Un'iniezione vitaminica di colori, da portare dal giorno alla sera.

Ralph Lauren

-Cappelli, in tutte le salse, ma il Borsalino vince tutti.

-Pellicce. Una vera invasione. Non c'è un solo fashion designer a non averne proposte. In tutte le salse, e in tutti i colori. Colli dai colori accesi per Gucci, pellicce anni '60, gilet di pelliccia.
Gucci
Jonofui
-Tweed, seta e velluto. Per camicie, abiti da sera, tailleur.
Ralph Lauren

Unica mia speranza, che le pellicce dei nostri armadi siano ecologiche. Altrimenti, vera strage!
Presto, i miei favourite ones.....
  
"Ogni generazione ride delle mode precedenti, ma segue religiosamente le nuove".
(Henry David Thoreau)

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