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domenica 22 gennaio 2012

150 anni di Moda Italiana

L'Unità d'Italia celebrata dalle maggiori firme della moda italiana. 
Si conclude "Eroine di stile", un successo per l'Italia e il made in Italy.
Si è conclusa oggi l'esposizione allestita al Museo Nazionale Romano, con cui le maggiori firme della moda italiana hanno reso omaggio ai 150 anni dell'Unità d'Italia.
Ritratto di Cristina Trivulzio di Belgiojoso (Francesco Hayez, 1832)
Con l'emblematico titolo "Eroine di stile", la mostra allestita nella suggestiva cornice di Palazzo Altemps, in via di Sant'Apollinare, dal 22 novembre 2011 al 22 gennaio 2012, promossa dalla Provincia di Roma, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e curata da Stefano Dominella, presidente della maison Gattinoni, ha chiuso oggi i battenti: una riuscita celebrazione del Risorgimento, visto dagli occhi - e dall'estro- dei più importanti stilisti italiani, rappresentanti dell'italianità nel mondo, almeno per quanto concerne la moda.
Una celebrazione del coraggio e del patriottismo al femminile, con una minuziosa ricostruzione storica dei costumi indossati un tempo, rivisitati dallo stile, unico e personalissimo, di nomi del calibro di Salvatore Ferragamo, Fendi, Max Mara, Roberto Cavalli, Laura Biagiotti, Valentino, Gianfranco Ferrè, Giorgio Armani, Prada, Ermanno Scervino, Emilio Schuberth, Romeo Gigli, Gattinoni, Sarli, Missoni, Luciano Soprani, Emilio Pucci, Alessandro dell’Acqua e molti altri.
Sopra, Laura Biagiotti
Ecco, tra i saloni di Palazzo Altemps, apparire, in una carrellata emozionante, lo spirito avventuroso di un'inedita Anita Garibaldi di rosso vestita, interpretata da Laura Biagiotti, la nobiltà progressista con le meravigliose trine e merletti di Gianfranco Ferrè, il coraggio di intrepide amazzoni viste da Max Mara, Gattinoni.
Max Mara
Fendi.
E, ancora, la maison Fendi interprete, con una magistrale riproduzione dei costumi dell'epoca, della figura di Maria Sofia di Baviera, ultima Regina Consorte del Regno delle Due Sicilie, esiliata nella Capitale.
Fendi
Si prosegue con un'altra figura di spicco, Laura Solera Mantegazza, che si rese protagonista di una battaglia per il progresso civile nell'Italia da costruirsi, qui interpretata da Luciano Soprani. Altre donne rimaste nella storia del Risorgimento sono Costanza Alfieri d'Azeglio, patriota progressista, qui vista dallo storico couturier Emilio Schuberth. E ancora, ecco la storia d'Italia unirsi con l'estero, nella vicenda di Margaret Fuller, giornalista statunitense, grande amica di Giuseppe Mazzini, che per amore del marchese Giovanni Angelo Ossoli, di dieci anni più giovane, visse in prima persona la storia del Risorgimento italiano. Qui, è vestita da Romeo Gigli.
Luciano Soprani
Emilio Schuberth
Romeo Gigli  
Una carrellata di figure femminili estremamente moderne, donne forti, di carattere, dalla pasionaria del Risorgimento Cristina Trivulzio di Belgiojoso alla contessa di Castiglione, a Maria Sofia di Borbone, ultima regina di Napoli. La moda italiana ha dato una prova magistrale di grande estro e fedele rappresentazione storica. "Eroine di stile-La moda italiana veste il Risorgimento" ha avuto grandissimo seguito, ed è stato un riuscito connubio di storia e arte.

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